Pastelli su carta (10 x 15) |
Si
sa che gli animali a volte vorrebbero esprimere una particolare
sensibilità d’animo che spesso la loro condizione di vita stretta tra il
bisogno di cacciare per nutrirsi e il sopravvivere ai tentativi dei
predatori di cacciarli non gli consente.
Le
chiocciole poi sono degli animali estremamente delicati: quando
camminano lo fanno in silenzio lasciando un’umida scia del loro
passaggio.
Amano la pioggia, infatti durante e dopo i temporali escono fuori dalle loro case e camminano felici sul terreno bagnato.
Però può capitare che a qualcuna di loro non piaccia bagnarsi quando cammina per le gocce che le cadono dall’alto.
In
particolare una chiocciola che per ripararsi dalle gocce che le
cadevano sugli occhi dalle foglie alte sotto le quali si trovava a
passare, le venne l’idea di costruirsi un ombrello, un bellissimo
ombrellino colorato. Non chiedetemi come fece, dato che non lo so
neanche io.
Quando
le altre chiocciole la videro ripararsi sotto l’ombrellino colorato che
teneva con la bocca, risero e la additarono con disprezzo : non poteva
essere una di loro se non si uniformava ai comportamenti e voleva ad
ogni costo esprimere una propria personalità.
Si sa che dopo la pioggia le chiocciole escono fuori e camminano sui prati alla ricerca di erba fresca da mangiare.
Lo
sanno anche i contadini che dopo i temporali che a volte gli rovinano i
raccolti, escono con grandi sacchi a raccogliere chiocciole da fare al
sugo o in brodo senza nemmeno fare molta fatica.
I
contadini sono ben contenti quando possono faticare meno. Sempre curvi
sui campi a zappare e a lavorare la terra per raccolti che ogni tanto
sono scarsi o non arrivano.
Un
contadino che era uscito dopo il temporale con il suo sacco da
riempire, vi aveva già infilato molte chiocciole, quando improvvisamente
si imbattè nella chiocciola con l’ombrellino: vi lascio immaginare il
suo stupore.
Esiste un detto a proposito del contadino: scarpa grossa e cervello fino.
Spesso
i detti dimenticano i sentimenti che provano le persone, limitandosi a
etichettarle come fossero bottiglie da tenere dietro le vetrine.
Quel
contadino si rese conto di essere davanti ad un animale che esprimeva
una propria personalità. Spesso le persone non badano agli animali che
hanno davanti, li prendono e se li cucinano come fossero già pietanze
buone solo da mangiare.
Quel
contadino si commosse di fronte a quella chiocciola così raffinata e a
dispetto della sua pancia vuota e del suo stomaco che già borbottava,
invece di continuare a raccogliere chiocciole, decise di vuotare il
sacco e lasciò liberi tutti quegli animaletti che aveva già catturato.
Le
altre chiocciole da quel giorno impararono ad esprimere anche le loro
vene artistiche confezionandosi tanti ombrellini colorati.
Se
tante volte capitate da quelle parti in un giorno di pioggia in pieno
autunno non stupitevi di trovare tanti colori nel verde dei prati, non
sono i fiori, ma gli ombrellini delle chiocciole che vi passeggiano in
mezzo.
( da Fra' Tante Storie ed Altre ancora, pubblicato su www.fratantestorieedaltreancora.blogspot.com e su www.friarmanystoriesandmanymore.blogspot.com di Bruno Mattu)
|
Nessun commento:
Posta un commento